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Daniel Bluman, colombiano di nascita, 29 anni, è sommerso da abbracci, strette di mano, pacche sulle spalle. Sembra più affaticato dal dopo “Roma” che sul campo a saltare il sella a Ladriano Z il difficile percorso allestito da Uliano Vezzani: “Ho seguito il Gran Premio Roma e Piazza di Siena in generale in televisione o sulla stampa sin da ragazzino e ora sono qui dopo averlo vinto. Non mi sembra vero. Nella mia carriera ho conquistato diversi Gran Premi, ho partecipato a due Olimpiadi, due mondiali, due Giochi Panamericani, ma per qualità, per la concorrenza che a Roma c’è, per la magia della Città Eterna, questo è il più bel successo della mia vita. Un giorno che mai dimenticherò. La mia famiglia è per metà ebraica e metà dell’Est Europa. Fino all’età di dieci anni ho vissuto in Colombia, poi ci siamo trasferiti in Florida. Lì lavoravo con cavalieri e proprietari di cavalli che condividevano le stesse mie idee religiose e nel 2016 abbiamo deciso di mettere organizzare una squadra per la bandiera israeliana. E’ una scelta che mi rende molto felice”.

Non si lamenta di certo l’irlandese Cian O’Connors, secondo nella Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo di venerdì e oggi nel Rolex Gran Premio Roma: “Già nella ricognizione del percorso ho capito che Uliano Vezzani aveva disegnato un percorso difficile e con ostacoli imponenti. Ma era giusto così per una gara importante e dove partecipano i migliori binomi. La cavalla la conoscete perché Irenice Horta è stata montata da Lorenzo De Luca ai WEG di Tryon, è il primo Gran Premio di CSIO che abbiamo affrontato, perché a La Baule la settimana scorsa l’ho montata in Coppa delle Nazioni, ed è stata eccezionale”.

Terzo gradino del podio per il belga Olivier Philippaerts: “Sono felice, ma prima o poi questa gara la voglio vincere. Per la mia soddisfazione e perché un successo a Roma ha un sapore tutto speciale. Nella prima manche sono partito per primo e anche nella seconda sono stato il primo a andare in campo tra quelli che avevano fatto già un netto. Non è facile, basta un niente per fare un errore e ritrovarti da primo a quinto. Ma questo non toglie nulla alla mia soddisfazione”.

Giulia Martinengo Marquet con il quinto posto è la prima degli azzurri. Ha il sorriso stampato sul volto: “Un risultato inaspettato, prima della gara non avrei mai pensato di chiudere al quinto posto. La mia gioia è doppia perché Elzas sta migliorando concorso dopo concorso. Ora ha dieci anni ed è cresciuto sportivamente accanto a Verdine SZ. Sono contenta, per noi la stagione parte da questo risultato”.

Anche nel Rolex Gran Premio Roma Luca Marziani non ha mancato di vestire i panni del protagonista: “Un primo giro perfetto, magico e nel secondo un mio errore. Con Tokyo du Soleil ho difficoltà nel fare delle curve a destra particolarmente strette in avvicinamento all’ostacolo e abbiamo pagato questa carenza. Vuol dire che ci lavoreremo, ma oggi ho ritrovato il mio grande Tokyo, il feeling e la sua generosità. Sappiamo tutti che l’obiettivo per noi è la qualificazione per l’Olimpiade nel 2020 e vogliamo centrarlo”.      

 

Ph. FISE / M. Grassia      

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