Rolex Gran Premio Roma finalmente azzurro
Dopo il successo di Lorenzo De Luca a Piazza di Siena che ha riportato dopo 24 anni la vittoria di un azzurro nella prova individuale più prestigiosa del concorso l'emozione rimane altissima.
Si avverte chiaramente nelle dichiarazioni del vincitore. “Sono contentissimo, forse ancora non l’ho realizzato - continua - è una soddisfazione incredibile essere davanti al pubblico di casa. Il bello è che questo era un mio sogno e la mia scalata fino a qui può essere di ispirazione anche per molti giovani.
È un gran premio super prestigioso, soprattutto ora che Rolex è main sponsor del concorso, una incredibile novità come anche il nuovo fondo in erba. Il presidente della Fise, con l’aiuto essenziale del CONI, ha fatto un lavoro fantastico e credo che come primo anno di ritorno all’erba, la resa sia stata incredibile.
Ho parlato con gli altri cavalieri e tutti sono entusiasti. Certo aver messo la bandiera italiana al Gran Premio è stato ancora meglio.
In barrage sono partito subito all’attacco. Mi sono voluto assicurare l’ultimo salto, ma per tutti gli altri ho seguito il massimo ritmo. ll cavallo lo monto veloce perché lo conosco benissimo. Fin dal primo giorno ho continuato a ripetere a chi mi chiedeva che lo sentivo in super forma e oggi mi ha dato tutto: ho montato per vincere. Il percorso del gran premio era bellissimo e Uliano come sempre ha fatto una magia. Il nostro chef de piste rappresenta un’eccellenza made in Italy che dobbiamo veramente mantenere in alto perché è incredibile quello che fa. Il suo è un lavoro difficilissimo. Il percorso era grosso e molto tecnico fino alla fine. Con queste premesse è normale che anche migliori possano sbagliare. Oggi credo che abbiamo tutti regalato ai romani e all’Italia uno sport bellissimo…
Il sostegno della squadra mi ha aiutato tantissimo come ho detto anche il giorno della coppa. Noi Italiani stiamo diventando sempre più professionali e ci stiamo assestando ad un livello superiore. Questo dipende anche dal fatto che ci stiamo confrontando sempre più spesso come squadra e non solo individualmente, con i cavalieri più forti del mondo. Essere tanto insieme e vivere le cose come squadra ci dà l’opportunità anche di conoscerci di più dal punto di vista tecnico. Il bello è che così un miglioramento di ciascuno di noi contribuisce al miglioramento di tutti gli altri. Dobbiamo mantenere forte questo spirito di squadra”.
Ph. Simone Ferraro - CONI